Il giardino di Gogol
Fotografia, Poesia, malattia e tanto altro della mia vita inutile.
mercoledì 20 agosto 2014
domenica 22 giugno 2014
Non un semplice selfie
Ho scattato questa foto con il dorso Polaroid dell'Hasselblad,
ho recuperato il negativo,
l'ho pulito con la candeggina,
l'ho scansionato.
mercoledì 11 giugno 2014
Un cappello
Ero uscita con l’intenzione di comprarmi un cappello.
Desideravo un cappello con tutte le mie forze, quel giorno.
Quella stupida della mia coinquilina aveva conosciuto un
ragazzo bellissimo. Lui era già follemente innamorato di lei ed io non potevo
minimamente capirne il motivo.
Lei era brutta, camminava male, fingeva di essere
intelligente. Non sapeva niente ed aveva conquistato quel ragazzo alto, biondo,
con gli occhi verdi come il vetro verde , la vita stretta, le gambe lunghe e le
spalle dritte. Quella sgualdrina.
Mi ero decisa, per quella che era la mia età e la mia stazza
sociale, che dovevo portare il cappello.
Non un cappello qualsiasi bensì il mio cappello.
Mi ero già disegnata mentalmente il mio nuovo profilo.
Camminavo svelta per le vie, coi miei occhi volutamente
sfuggenti dichiaravo sfide agli uomini in camicia, e guerre a quelli in giacca.
Le scarpe degli uomini sono barche che navigano tra l’asfalto liquido della mia
vecchiaia.
Trovo il negozio di cappelli. Entro.
Il proprietario è decisamente la descrizione di un
proprietario di un negozio di cappelli.
Ha la barba lunga ma geometrica, folta e ben curata. Le mani
come quelle di un orologiaio, lo sguardo caldo e una camicia di lino arancione.
“Buongiorno signorina, mi dica cosa desidera”
“Buongiorno, vorrei acquistare il mio primo cappello. Da
qualche giorno a questa parte desidero portare il cappello, vorrei farlo per
sempre”
“Ma lei, signorina, vorrebbe un cappello perché lo vuole, perché
lo sente “dal di dentro”, o perché
si immagina già come sarà vista dall’esterno, dagli uomini che le
interessano, che penseranno “guarda quella bellissima ragazza col cappello. Ha
il cappello quindi è interessante. Ha il cappello quindi vuole che io la
avvicini e le dica del bel cappello che indossa poco sopra il suo fascino” lo
vuole per questo motivo il cappello ?”
“Perché..? Perché dice queste cose? Io, lei, lei qui vende i
cappelli. Io voglio. Io volevo un cappello da lei. Che scortesia. Arrivederci”
Uscii dal negozio consapevole
di tutte le sciocchezze che mi distraggono dall’amore reale.
sabato 31 maggio 2014
giovedì 15 maggio 2014
Incisa In Val d'Arno
Hasselblad 500 c/m
Fuji Acros 100 | Rodinal 1+50
Carl Zeiss Planar T* 80/2,8
Carl Zeiss Distagon T* 50/4
Epson Perfection V600
sabato 10 maggio 2014
"Stavamo guardando la partita, tutti insieme. Ad un tratto mia sorella mi chiede : "perchè quando buttano la palla fuori dal campo poi è l'altra squadra a rimetterla ? Non è già brutto che l'abbiamo buttata fuori loro? Perchè non sono loro stessi a rimetterla in gioco?" "
"Ho provato a spiegarle il perchè ma non c'era modo di farglielo capire,
allora le ho detto che era così e basta"
martedì 15 aprile 2014
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